Le malattie come errori di informazione
Ogni forma patologica può essere interpretata come un problema di comunicazione. Una ferita è un’interruzione di comunicazione tra cellule di una stessa rete con perdita di energie e materia, l’informazione dell’avvenuta interruzione viene inviata ai centri superiori, all’unità centrale di coscienza che provvederà a mettere in atto comportamenti utili per riconnettere le parti. La mancanza di un elemento chimico essenziale interrompe il circuito energetico-informatico di un ciclo metabolico e la coscienza dell’organismo cercherà di procurarsi quell’elemento attraverso l’alimentazione o di mettere in attività altri cicli metabolici secondari per compensare l’interruzione.
Se l’unità nella sua globalità riesce a trovare soluzioni, sopravvive, se non vi sono soluzioni l’unità “muore”, la rete si scioglie. I codici errati di un DNA mutato, come l’introduzione di sostanze chimiche che alterano le comunicazioni, bloccandole o accelerandole, sono esempi già utilizzati di come le malattie possono essere ricodificate in termini cibernetici, anche se il più importante campo di applicazioni della visione olistica è sicuramente quello psichico.
blocchi psicosomatici ed emotivi
analisi dei blocchi psicosomatici
Il tipico blocco psicosomatico si manifesta principalmente come difficoltà nella trasmissione delle energie-
Il blocco appare somaticamente come uno specifico eccesso di tensione o di rilassamento della muscolatura e della respirazione della zona, un parallelo blocco delle emozioni e da un blocco psichico che dipende da fattori di apprendimento e condizionamento familiare, sociale, storico, etico e religioso.
Ogni blocco, su qualsivoglia livello si presenti, tenderà a manifestarsi nella zona specifica e sull’intero essere come mancanza di piacere, tensione, dolore psicofisico o alterazione della normale bellezza e integrità della parte. La malattia può nascere quindi da ogni livello: se il corpo fisico, ad esempio, non assume iodio con il sale, come a volte è accaduto in passato, si crea un blocco del ciclo metabolico che si ripercuote nel tempo sulla tiroide e sull’intero sistema sensoriale, emotivo ed intellettuale dell’essere umano, portando nello specifico caso a forme di ritardo psicofisico.
Malattie che nascono dal livello energetico (energia vitale o elettromagnetica), comuni nella società industriale, compaiono quando l’uomo si isola dai ritmi della natura, si ciba di alimenti troppo conservati, non respira aria fresca, non beve acqua sorgiva, indebolendo così la sua vitalità. Quando, ad esempio, non rispettiamo il ciclo circadiano di luce e buio, perché stiamo svegli di notte fino a tarda ora e dormiamo poi la mattina o quando non prendiamo sufficientemente il sole, alteriamo i delicati cicli interni che dipendono dall’epifisi e regolano molti altri ritmi ormonali, creando squilibri che possono riflettersi in stati di depressione generale.
Blocchi psichici e genesi dei condizionamenti
Nella nostra società i blocchi emozionali sono quasi sempre collegati a condizionamenti culturali negativi. Abbiamo vissuto millenni di cultura basata sull’aggressività, il potere, il patriarcato e la divisione, e tutto questo è profondamente inscritto nella nostra struttura psicofisica. La strategia dell’educazione e della legge è basata sulla paura del giudizio e della punizione e sul senso di colpa: spesso questo si riflette anche sul modo di fare medicina e di imporre terapie.
Quando l’essere umano viene alla luce, si trova in una situazione molto peculiare, in quanto la sua mente (l’attività della neocorteccia che lo distingue dagli altri animali) è praticamente una tabula rasa.
Il suo cervello istintivo –